Luca Bollini nasce a Milano il 4 Settembre del 1966, da una famiglia di imprenditori. Dopo aver terminato l'accademia militare si è diplomato in elettronica con specializzazione con tesi sui sistemi di supervisione e controllo di processo, dopo aver effettuato le esperienze prime esperienze di lavoro presso aziende affermate all'epoca come JBL Italia, e pur continuando ad aiutare il padre nel suo lavoro, inizia in proprio un lavoro di sperimentazione che lo porterà ad esiti del tutto originali. In particolare, si dedica allo sviluppo di sistemi di supervisione innovativi attraverso i primi PC con sistema operativo MS-Dos 3.2 e processori 386 dotati di schede ISA e VESA Local Bus, in grado di leggere i primi allarmi da remoto, utilizzando per primo prodotti di allarme americani e di poter attivare segnalazioni di allerta e di allarme anche da remoto sulle prime piattaforme BSS.
Avendo come riferimento il maestro ed amico Sandro Capolei, viene letteralmente catapultato nel mondo dell'acustica applicata, della psicoacustica dove intraprese i primi studi e le prime applicazioni della percezione soggettiva umana dei suoni e dell'interazione tra gli esseri viventi, la natura e l'universo.
La risonanza di questi studi e di questi lavori, gli permettono nel 1989 di lavorare con importanti professionisti quali: Rocco Magnoli con il quale 'inventano' una diffusione omnidirezionale per il negozio Gianni Versace di via Montenapoleone Milano. Claudio La Viola&partners, lo studio ARCH.IN di Gianni Gamondi per importanti abitazioni private, e di realizzare sistemi di sicurezza 'complessi' per banche quali Credit Suisse e Cariplo.
Nel 1993 diventa product manager di un importante sistema di controllo accessi di Honeywell al quale si collegano ancora una volta un ventaglio di prodotti, ed aziende come Control Video, sempre sotto la luce della sicurezza nel suo sforzo continuo di combattere il crimine ed ostacolare le violazioni dalla proprietà privata.
Nel 1995 si trasferisce in Svizzera per 3 anni, lavorando in un differente clima e visitando le fabbriche più famose in ambito della sicurezza come la Cerberus a Zurigo ed impara una nuovo metodo nel lavoro e nella produzione.
Dal 2006 inizia la collaborazione con il designer Isao Hosoe, con lo scopo di unire tecnologie all'avanguardia per la sicurezza ed il comfort e l'uso di nuovi materiali, con l'intento di trovare una combinazione vincente tra l'antiestetica tecnologia ed il design. Grazie alla straordinaria mole del loro lavoro e ai concetti innovativi che esso ha prodotto, sono stati spesi fiumi di inchiostro e centinaia di prototipi, prima di aver visto il magnifico prodotto finito.
Nel 2007 brevetta G-HOST, un apparato di sicurezza completamente rivoluzionario, e trova finalmente "l'anello mancante" , ovvero il punto di unione tra la tecnologia e il design.
Ma il sintomo del vero successo è la citazione del suo nome del 2008 su riviste sempre del ramo ma non rivolte esclusivamente ad addetti ai lavori od appassionati, come ad esempio "WOW Magazine" (Sole24ore), e il conferimento di premi come l' ADI Design Index e il Good Design Award di Chicago.
Nel 2010 diventa Sistem Integrator Partner di Honeywell per tutto il settore di Building Managment and Energy Solution.
Nel 2017 crea il marchio S-BEMS quale processo e garanzia di ottenimento di risultati tangibili e documentabili.
Ad ogni modo, Luca Bollini, a dispetto delle critiche che talvolta si sono abbattute sul suo lavoro, è sempre andato avanti sulla sua strada. Progettando e realizzando sistemi sempre più confortevoli ed affidabili, ha avuto modo di dichiarare: "E' la cosa più importante. Dall'inizio dell'uomo il proprio territorio è stato difeso a qualunque costo. Ad un certo punto, l'uomo, attirato dalla necessità di maggiore protezione e comfort, ha edificato le prime abitazioni ed ha realizzato i primi sistemi di difesa, a protezione di se stesso, dei propri beni e delle persone a lui più care".